
MATERA. E’ stato il gadget più richiesto e ricercato della prima edizione di Matera è Fiera. Non si tratta ne di un gadget tecnologico e ne di un oggetto alla moda, ma di un rotolo di carta igienica. “La risposta concreta ai tuoi bisogni” è stato lo slogan alla base dell’operazione di marketing non convenzionale organizzata proprio in occasione della fiera da Social Market la piattaforma elettronica di commercio e servizi del consorzio La Città Essenziale in partnership con la società High Paper di Miglionico.
L’obiettivo era quello di promuovere il lancio del portale Social Market attraverso un gadget utile e simpatico, in grado di creare un clima divertente all’interno della fiera con un prodotto di un’azienda locale. Così High Paper specializzata nella produzione e trasformazione di carta ad uso igienico, sanitario e domestico ha raccolto la provocazione e ha distribuito oltre 500 maxi rotoli di carta igienica “Cador” durante i 5 giorni di “Matera è Fiera”.
“L’operazione è sicuramente riuscita -afferma Alessandro Martemucci, ideatore dell’iniziativa che rientra nel progetto Marketing low cost- ed ha suscitato anche molta curiosità centrando l’obiettivo della campagna. All’inizio i visitatori dello stand erano un pò restii a ritirare il gadget poiché creava un certo imbarazzo, soprattutto nel portarlo con se durante tutta la manifestazione. Ma proprio il fatto di essere un regalo abbastanza inconsueto, legato alla sfera intima ha creato il disorientamento della gente che si è poi trasformato in curiosità. Così superato l’iniziale turbamento l’effetto è stato virale seppure con diverse reazioni. C’era chi prendeva il rotolo e cercava di nasconderlo in busta o in borsa, chi invece lo esponeva senza alcun problema e chi invece incuriosito dalla vista di questo oggetto “fuori luogo” era alla ricerca dello stand dove veniva distribuito. La cosa più interessante è stato sicuramente il momento di gloria vissuto dalla carta igienica in veste di insolito oggetto promozionale che lo ha reso l’omaggio più ricercato della kermesse”.
di GIOVANNI MARTEMUCCI